Mastopessi

La mastopessi, anche nota come lifting del seno, è un intervento chirurgico nato per correggere il cedimento e lo spostamento verso il basso del seno femminile.

Il seno di una donna che presenta una condizione di ptosi mammaria (cedimento o spostamento) cambia sotto tre diversi aspetti: nella posizione, nel volume e nelle dimensioni e chi si sottopone a questo intervento,, presenta alcune di queste caratteristiche:

  • seno cadente o poco sodo

  • capezzoli che puntano verso il basso

  • piega sottomammaria quasi completamente coperta

Queste condizioni possono essere causate da molteplici fattori come un dimagrimento massiccio e repentino, l’avanzamento dell’età, il numero elevato di gravidanze, l’allattamento.

La gravità della ptosi è misurata dagli specialisti in una scala di quattro gradi in ordine ascendente, dai casi più lievi alle situazioni più gravi.

La mastopessi è un’operazione invasiva che necessita di un’adeguata preparazione.

Il consulto pre-operatorio è fondamentale: è in questo momento, infatti, che il medico valuta la gravità della ptosi e pianifica come procedere sulla base delle esigenze e delle caratteristiche della paziente. Dopo alcune analisi ed esami come la mammografia, se la salute è buona e la donna risulta idonea a sottoporsi all’intervento, lo specialista può proporre svariate opzioni: una “semplice” mastopessi con sollevamento del seno ma che non comporti una modifica del volume; un aumento del seno con l’inserimento di protesi oppure una diminuzione con mastoplastica riduttiva. Durante gli incontri che precedono l’intervento il medico fornisce alla paziente tutti gli accorgimenti da seguire per una ottimale riuscita dell’operazione, come smettere di fumare e assumere anticoncezionali di tipo ormonale almeno quattro settimane prima, interrompere le terapie a base di farmaci anticoagulanti e antiaggreganti.

In casi di ptosi di lieve entità si può eseguire l’anestesia locale, i casi più gravi sono invece trattati con anestesia totale. Anche per quanto riguarda la durata, dipende dalla tipologia di intervento pianificato (quindi l’aumento del seno con l’inserimento di protesi oppure la riduzione), mediamente comunque è un’operazione che richiede dalle due alle tre ore. Il ricovero dura alcuni giorni, necessari per monitorare i parametri vitali e le condizioni della paziente: in seguito all’intervento vengono effettuati dei bendaggi e si indossa un reggiseno post chirurgico, sostituito poi da uno di tipo sportivo e contenitivo; i punti vengono invece rimossi dopo circa dieci giorni. Una sensazione di stordimento in seguito all’anestesia e dolore nella zona trattata sono conseguenze normali e non gravi, possono essere tenute sotto controllo con l’assunzione degli antidolorifici prescritti dallo specialista.

Per una ripresa rapida è poi fondamentale stare a riposo per le prime settimane e astenersi dal praticare attività sportiva.

delle normali attività quotidiane (favorita anche da qualche ciclo di massaggi che faciliti il riassorbimento dei liquidi e stimoli la circolazione) mediamente avviene a distanza di 2-4 settimane dall’intervento, anche questo aspetto è ovviamente influenzato dal paziente e dall’estensione della parte coinvolta.

I risultati che si possono ottenere con la mastopessi sono buoni e duraturi: le cicatrici sono molto sottili e poco visibili; il seno risulta proporzionato, armonioso e ringiovanito; mentre la zona areolare e del capezzolo è della dimensione corretta e all’altezza desiderata.   Come per altri interventi i risultati sono duraturi ma non possono essere permanenti, in quanto soggetti a fattori esterni come lo stile di vita e l’avanzare dell’età.

Una condizione di ptosi mammaria non presenta particolari sintomi e non mette a rischio la vita di una persona ma può comunque causare un disagio estetico e psicologico che, in casi estremi, rischia di diventare invalidante. La mastopessi è quindi un’opzione fondamentale per tutte le donne che soffrono di questo disturbo e vogliono cominciare a vivere un rapporto sereno con il proprio corpo.

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